L’8 marzo lo dedichiamo alle giornaliste che raccontano il mondo, anche quando i regimi totalitari le vorrebbero mettere a tacere. A quelle la cui vita è stata spezzata perché su sono opposte, nell’ affermazione del diritto-dovere di informare, ai regimi, alle associazioni malavitose, a rappresentazioni di comodo della realtà. Lo dedichiamo alle bambine, con l’auspicio che possano liberamente scegliere come vivere la loro vita in autonomia, indipendenza e libertà di scelte, rispettate qualunque strada decideranno di percorrere. A tutte le donne vittime di violenze, soprusi, sopraffazioni, solo perché sono donne. Una società che rispetta le donne fa bene anche agli uomini, ai quali chiediamo di schierarsi senza se e senza ma a sostegno di una effettiva parità, per l’affermazione dei valori del rispetto, educazione, parità di opportunità, riconoscimento di competenze.
Di seguito, il Manifesto di Venezia, sottoscritto dalle giornaliste e dai giornalisti per una corretta informazione sulla violenza di genere, consapevoli che il dibattito su questi temi coinvolge tutte e tutti, e non può esaurirsi con le celebrazioni dell’8 marzo.
Buona giornata della donna a tutte.