In un contesto mediatico in rapida evoluzione, le parole del Sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, al margine di un convegno Adnkronos sull’intelligenza artificiale, suonano come un annuncio di cambiamenti imminenti e significativi nel panorama informativo nazionale. La riforma del sistema delle agenzie di stampa, come affermato dal Sottosegretario, è «a un ottimo punto», ed entro gennaio dovrebbe essere introdotto un elenco di rilevanza nazionale, inaugurando la prima fase di un progetto di ampio respiro che mira anche a sostenere le agenzie di piccole e medie dimensioni.
Il processo di riforma sembra rispondere a due urgenze fondamentali del settore: la revisione del sistema di contributo all’informazione primaria e l’aggregazione di agenzie, temi a lungo dibattuti e ora finalmente indirizzati verso soluzioni concrete. “Sono molto soddisfatto che cominciamo a vedere i primi frutti”, ha dichiarato Barachini, delineando un quadro di ottimismo che si spera preluda a un rinnovamento efficace e produttivo del settore.
Non meno rilevante è il tema dell’intelligenza artificiale, che ha dominato l’evento Adnkronos e che vede il governo impegnato a sviluppare un codice di autoregolamentazione per l’editoria. L’obiettivo è chiaro: difendere il mondo dell’informazione dai potenziali rischi legati all’IA, inclusi quelli occupazionali. In quest’ottica, Barachini sottolinea la necessità di bilanciare i vantaggi in termini di risorse e efficienza apportati dall’IA con la valorizzazione della creatività giornalistica, un’umanizzazione dell’informazione che si contrappone alla possibile omologazione digitale.
Il governo si propone dunque come baluardo nella difesa dell’occupazione giornalistica, con un impegno a sostegno dell’integrità professionale dei giornalisti attraverso “tutte le misure possibili”. “Solo il buon giornalismo, originale e creativo, è un argine all’omologazione dell’intelligenza artificiale”, ha enfatizzato il Sottosegretario, sottolineando la preminenza di un’informazione di qualità nell’era digitale.
Dalle consultazioni con gli editori sono emerse proposte quali un codice di autoregolamentazione che delinei trasparenza e responsabilità nell’uso dell’IA e la formazione di un’alleanza, potenzialmente anche a livello europeo e internazionale, per affrontare questa tematica. Queste idee rappresentano, per Barachini, un “buon inizio” per un percorso che richiede cautela per non ripetere “gli errori del passato”.
Infine, sul fronte del diritto d’autore, un punto cruciale nell’era digitale, il Sottosegretario ha ricordato gli sforzi del governo italiano volti a valorizzare e tutelare economicamente i contenuti editoriali professionali, soprattutto in relazione all’uso che ne fa l’intelligenza artificiale. Le normative sono in fase di revisione sia a livello europeo, con l’Ai Act, sia nazionale, con l’obiettivo di adeguare le protezioni del copyright alle sfide presenti e future.
Il cammino verso la riforma delle agenzie di stampa e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale nel settore editoriale sembra quindi ben avviato, con una direzione chiara e condivisa: garantire un’informazione di qualità, tutelare chi la produce e adattarsi alle evoluzioni tecnologiche senza sacrificare l’essenza del giornalismo.