Storia dello sport e sport nella storia. Dei luoghi, delle persone, di un contesto in cui, piaccia o meno, i cronisti hanno e devono avere un ruolo. Nel ricordare Giampiero Galeazzi, icona di un giornalismo diretto e continuo con i protagonisti, modalità da anni oramai impraticabili, sono state scomodate anche queste frequenze. Un perimetro che per la seconda edizione del Memorial tenutosi in Gallura e dedicato al telecronista Rai scomparso nel 2021 all’età di 75 anni, è andato via via ampliandosi. Dal 15 al 18 giugno, con i patrocini di Odg, Coni, Ussi, Aics, Fnsi, Regione Sardegna, FederCusi, Cipnes-Insula, Rai sport, comuni di Arzachena e Tempio, Lega calcio serie B e Università di Cagliari, il mix ha colto nel segno. All’Auditorium di Arzachena il corso di formazione dell’Ordine che ha avuto per cornice “Memoria, attualità e giornalismo”, non solo ha avuto un parterre di pregio ma ha permesso l’approfondimento di temi attuali e dibattuti. Da Vittorio di Trapani, presidente Fnsi, che ha proposto l’istituzione “rapida” di un tavolo tecnico sull’articolo 33 e il suo inserimento in Costituzione, ai presidenti nazionale e regionale dell’Ussi, Gianfranco Coppola e Paolo Mastino, al numero uno dell’Ordine, Francesco Birocchi. Il dibattito ha approfondito anche temi specifici. Da quelli legati alla professione, anzi, alle rughe della professione, all’accesso e alle modalità nel poter svolgere in modo equilibrato, libero da censure e limitazioni, il mestiere di cronista. Ad incorniciare il pomeriggio Claudia Segre, fondatrice e presidente di Global thinking, impegnata in una serie di iniziative nazionali e internazionali sulla parità di genere, le distorsioni e le discriminazioni nelle attività lavorative tra uomini e donne, il razzismo: questione che la nipote della senatrice Liliana Segre, ha affrontato con chiarezza, evidenziando la faticosa storia della sua famiglia, ebrea, costretta a peregrinare e patire quel che tutti sappiamo. Storie, dunque. Mai troppo lontane per non essere raccontate ancora una volta e, si spera, per sempre. Storie e memorie, utili per crescere e non scordare. Da tramandare alle nuove generazioni con rigore e chiarezza. Come è accaduto a una delegazione di ragazze e ragazzi delle scuole locali impegnate su questi argomenti nell’ambito delle iniziative del Memorial. “Dobbiamo riporre in voi, e lo facciamo con fiducia, le speranze per un domani migliore, equo, ricco di gratificazioni” le parole della presidente di Assostampa Sardegna, Simonetta Selloni. “Vedere questi ragazzini appassionarsi al nostro mestiere, che magari hanno sentito citare dai loro genitori chi fosse mio padre, è una buona ragione per essere qui” ha aggiunto Gianluca Galeazzi. Sul palco del Padel Greer a Porto Cervo sono intervenuti anche Tino Demuro, imprenditore gallurese e già assessore regionale all’Agricoltura (“Galeazzi negli anni ’90 ha dato tanto, fin dalla Fancy food di New York, per promuovere l’enogastronomia della nostra terra”), Simona Rolandi e Stefano Meloccaro, firme e volti di Rai sport e Sky, Dario Marcolin e Gimmy Maini, ex calciatori di Cagliari, Lazio e Parma, Milan e Roma. Di rilievo anche i video inviati da Iacopo Volpi, direttore di Rai sport, Donatella Scarnati, storica inviata dell’Italia, Sebino Nela, campione d’Italia con la Roma, Fiorello e Leonardo Pavoletti, match-winner nella recente risalita in A del Cagliari. All’appuntamento hanno partecipato anche tanti colleghi made in Sardinia, con in prima fila Bepi Anziani, Cristiana Aime, Stefano Loffredo, Andrea Sini, Enrico Gaviano, Sergio Cadeddu e Giuseppe Amisani. “Giampiero, nel vedere questi giovani e gli atleti diversamente abili giocare a padel e poi fraternizzare assieme a tanti campioni, sarebbe stato entusiasta. E da lassù starà sicuramente gioendo” ha aggiunto Leonardo Metalli, inviato del Tg1 e amico fraterno del telecronista sportivo Rai con due lauree, in Economia e Statistica. Gianfranco Zola non ha avuto dubbi: “Al Napoli la mia prima intervista me l’ha fatta lui. Avevo segnato il primo gol in serie A, ero sconvolto. Nel sottopassaggio mi ritrovai bloccato da questa figura enorme! Galeazzi è stato per tutti noi un’icona. Certo, erano tempi diversi, ricordo che anche Maradona e Careca ne avevano una grande considerazione. Partecipare al Memorial – ha detto con un filo di emozione il campione di Oliena – ha due buone ragioni: ricordare un grande giornalista, che ha lasciato un testamento professionale tuttora importante, e investire sulle future generazioni”. Andrea Biancareddu – assessore regionale allo Sport, supportato dallo staff guidato dal dg e dalla dirigente, Renato Serra e Laura Tascedda – ha sposato l’evento e inviato un affettuoso messaggio a Gianluca e Susanna Galeazzi: “Sono felice di riavervi nella mia Gallura, vostro padre è stato un grande cronista e una persona che ci è stata sempre vicina”. Per Andrea Lobina, presidente di Aics Cagliari, il messaggio è chiaro: “Promuovere una cultura sportiva, modalità e buone pratiche che coinvolgano le scuole, siano inclusive e catturino anche quanti non praticano sport. Una filiera che noi curiamo quotidianamente e che qui al Memorial è stata esaltata nel nome di un cronista che nessuno può scordare”. Insomma, Bisteccone e le sue interviste. In mezzo al campo, nei parcheggi, sotto le docce. Da Paulo Falcao a Karl Heinz Rummenigge, passando per Carlo Ancelotti, Bruno Conti, Diego Maradona, Niels Liedholm, Enrico Montesano, Adriano Panatta, Fulvio Bernardini, Paolo Cané, Giovanni Trapattoni e tanti altri. “Calcio e tennis d’altri tempi raccontato superbamente da Galeazzi!” il telegramma di Gianni Cadoni, numero uno della Federcalcio sarda e vice nazionale di Giancarlo Abete. Pallonate e smash ma non solo. Sono scolpite nella pietra anche le telecronache. Indimenticabile quella sugli Abbagnale a Seul ‘88: “Mio padre in quegli ultimi 500 metri con in palio l’oro olimpico, ha fatto salire sulla barca a vogare anche mezza Italia che a casa stava incollata alla tv” il commento della figlia Susanna, collega di Mediaset, durante la presentazione dell’evento al Coni con Giovanni Malagò. “Il secondo Memorial nel nome di Giampiero, in Sardegna, dove lui ha trascorso decenni di vacanze, tra una riflessione sul giornalismo e sul dover avvicinare quanto più possibile i buoni esempi dello sport e della cultura ai giovani, è una garanzia” l’incipit del numero uno del Comitato olimpico nazionale in Sala Giunta a Roma. “Per noi – ha rilanciato Gianfranco Coppola – il torneo, i ricordi di Giampiero, con il quale ho condiviso Olimpiadi e Mondiali, e le pregevoli iniziative di contorno sono state un ottimo esempio di condivisione tra istituzioni, categoria e scuole”. Per Andrea Piras, consigliere regionale e primo firmatario della proposta di finanziamento del Memorial, “ricordare Giampiero Galeazzi è fondamentale anche per lasciare che il suo testamento professionale rimanga vivo e sia riferimento per le nuove generazioni”. Tematica che l’Ussi ha curato con attenzione. Ma non solo. L’Unione stampa sportiva italiana al Comitato di presidenza tenutosi all’Skg di Arzachena ha lavorato anche su rapporti con Leghe e Federazioni, fotografi, giovani cronisti, presenza sul territorio con Coni, Aics e FederCusi. Insomma, un evento che non è stato solo ricordo ma anche lezione e impegno. Tasti pigiati anche dai presidenti dell’Ordine dei giornalisti sardi, della Conferenza dei presidenti gruppi regionali Ussi e di Ussi Sardegna, Francesco Birocchi, Mario Zaccaria e Paolo Mastino. La manifestazione è stata applaudita e sostenuta anche dalla municipalità di Arzachena, con il sindaco Roberto Ragnedda, la vice Cristina Usai e gli assessori Nicoletta Orecchioni e Michele Occhioni. Plauso anche dal comune di Tempio con l’assessora Monica Liguori, dalla consigliera regionale Alice Aroni, da Stefano Meloccaro, voce e volto di Radio Capital e Sky, da Simona Rolandi, colonna di Rai Sport, testata che ha dato il patrocinio ed è stata media partner. Argomenti ghiotti e dibattito aperto, con e nello sport. Come nel dare risalto alle scuole locali con la partecipazione di una cinquantina di allieve e allievi ai test di avviamento al padel tenuti gratuitamente da maestri professionisti. O per commentare e dibattere il libro sulla prigionia scritto da Luca Locci, sequestrato all’età di sette anni e mezzo a Macomer e per 93 giorni nelle mani dei banditi. Applausi anche per l’esibizione degli ex campioni e dei cronisti tv con gli atleti diversamente abili Luigi Bacchis, Annibale Pireddu, Silvio Faedda e Nicola Grandesso. Una sfida in carrozzina ad alto valore simbolico e sociale, nel segno, come da indicazioni Aics e Ussi, di un’inclusione ad ampio respiro. Motivazioni ed esibizioni care anche a Simonetta Selloni: “Ritrovare tanti colleghi provenienti da mezza Italia, vederli impegnati nello sport e nel supporto alle diverse iniziative connesse al ricordo di Giampiero Galeazzi, è un importante tassello di condivisione e confronto per la nostra categoria”. E rimane un momento da ripetere anche la premiazione di studenti e studentesse delle medie di Arzachena e Tempio, accompagnati dai docenti di Lettere e impegnati negli ultimi due mesi dell’anno scolastico su esercitazioni che hanno avuto per focus proprio la memoria, il giornalismo e l’attualità. Insomma, un torneo di padel, tra sport, cultura e condivisione. Sì, Giampiero sarebbe stato contento. Mario Frongia